A Montignano, frazione di Senigallia, si sono tenuti i funerali del 15enne che si è tolto la vita dopo aver chiesto aiuto, senza successo, ad un insegnante di sostegno. Il giovane, vittima di episodi di bullismo, aveva confidato alla madre, tramite messaggi WhatsApp, il suo desiderio di lasciare la scuola: “Non ne posso più, ma il professore non mi aiuta”. Domenica sera, il ragazzo ha deciso di mettere fine alle sue sofferenze, utilizzando la pistola d’ordinanza del padre, un vigile urbano.
Ieri la comunità si è riunita per l’ultimo saluto al giovane, con una bara bianca e fiori dello stesso colore a simboleggiare la sua gioventù spezzata. La chiesa era gremita di amici e familiari. Durante la cerimonia, l’officiante ha invitato i presenti a riflettere sull’importanza di ascoltare chi soffre: “La vita è fragile, da maneggiare con cura”, ha detto, spronando a costruire una comunità più empatica e responsabile. Il Comune di Senigallia ha dichiarato lutto cittadino per ricordare la tragica scomparsa.