Codice strada, scattano le nuove regole: prime multe a Napoli

di Pierluigi Perretta
11 Minuti di lettura
Codice della strada

Il nuovo Codice della strada è legge. Il Senato ha dato il via libera al testo del disegno di legge con 83 sì, 47 no e un astenuto. La legge è entrata in vigore, e quindi diventata obbligatoria per tutti, il 14 dicembre, cioè il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Tra le principali novità, il dispositivo certifica-sobrietà in auto, il carcere per l’abbandono di animali, la guida dei monopattini soltanto con il casco e una stretta sulla guida dopo aver bevuto alcol. A Napoli sono partiti in tutta la città i controlli della Polizia locale per il rispetto delle norme del nuovo Codice della strada. Il primo verbale è stato elevato nella prima mattinata al corso Umberto per uso del cellulare alla guida, infrazione per la quale le nuove norme in vigore da oggi prevedono, oltre alla sanzione, anche il ritiro breve della patente da 7 a 15 giorni. Entro le 13 sono stati 6 i verbali elevati, tutti per la stessa infrazione; le persone multate sono tutte italiane, di entrambi i sessi.

Ecco le principali novità.

GUIDA IN STATO D’EBBREZZA. Per i conducenti recidivi è previsto il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione. Sarà inoltre obbligatorio installare il dispositivo alcolock che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero (certificando quindi la sobrietà). Ritiro immediato della patente. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, scatta la multa da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro), e patente sospesa da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita – anche qui – con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro), e sospensione della patente da uno a due anni. Sospensione raddoppiata se si usa l’auto di un altro; se poi si commetta lo stesso fatto entro i due anni successivi all’accertamento (recidiva infrabiennale) la patente è revocata. Salvo che il veicolo non appartenga ad altri, la condanna o il patteggiamento per questa fattispecie comportano la confisca del mezzo. Tutte le ipotesi di guida in stato di ebbrezza – nonché il rifiuto di sottoporsi a controllo – sono motivo di decurtazione di dieci punti dalla patente.

DROGHE. Vengono semplificate le procedure per l’accertamento di consumo di droghe, eliminando la necessità di verificare lo stato di alterazione psico-fisica. Chi viene trovato alla guida dopo l’assunzione di stupefacenti viene sanzionato penalmente. Inoltre, è prevista la revoca della patente e l’obbligo di visita medico-legale, con divieto di riottenere la patente per tre anni. In caso di stupefacenti scatta la revoca della patente, che può essere sospesa fino a tre anni: basterà che emerga la presenza dai test.

CELLULARE. Per il cellulare alla guida è previsto il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e multa fino a 1.697 euro che in caso di recidiva sale fino a 2.588 euro, e in più la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal Codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2588 euro, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione.

INFRAZIONI GRAVE. Viene introdotta la sospensione breve della patente per infrazioni come la guida contromano o il mancato uso di cinture di sicurezza. Guida contromano: se si provoca un incidente con morti o lesioni gravissime scatta la confisca del veicolo.

NEOPATENTATI. Divieto di guida di veicoli potenti esteso da uno a tre anni per i neopatentati, limitando l’uso di veicoli con potenza superiore a 75 kW/t, limite che sale a 105 kW per elettriche e ibride. Questo per venire incontro alle esigenze delle famiglie, consentendo ai giovani di guidare l’unica auto familiare di media cilindrata.

EDUCAZIONE STRADALE. Corsi nelle scuole con assegnazione di punteggi aggiuntivi sulla patente, per sensibilizzare i giovani ai rischi legati alle infrazioni.

AUTOVELOX E ZTL. Regole chiare per gli autovelox: criteri uniformi per installazione e uso dei dispositivi, per ridurre il contenzioso. Su richiesta dei Sindaci si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno. Limitazioni nei controlli sulle Ztl: evitare sanzioni multiple per chi, entrato correttamente, si trovi bloccato nella zona quando il divieto entra in vigore. Niente cumulo delle sanzioni se si incappa in più autovelox entro la stessa ora e sullo stesso tratto di strada di competenza di un solo ente, ma viene applicata solo la sanzione amministrativa più grave aumentata di un terzo. Non sarà invece possibile mettere autovelox nelle aree con limite sotto i 50 chilometri orari. Salgono le multe per eccesso di velocità, con il massimo fino a 1.084 euro e sospensione della patente tra due settimane e un mese in caso di recidiva.

MONOPATTINI. Casco obbligatorio per tutti, contrassegno identificativo e assicurazione. I monopattini in sharing dovranno avere un dispositivo che ne impedisca l’uso fuori dalle aree consentite. Severe sanzioni per sosta irregolare e guida su strade pericolose. Scatta l’obbligo di targa, casco e assicurazione per i monopattini. Vi è, inoltre, il divieto di circolazione fuori città, nelle aree pedonali e sulle piste ciclabili

DUE RUOTE. Regole e presidi di sicurezza come i guardrail salva motociclisti, con incentivi per Comuni e province. I motocicli con cilindrata non inferiore a 120 cc potranno circolare in autostrade ed extraurbane principali se condotti da un maggiorenne. Scade l’obbligo di mantenere un metro e mezzo di distanza nel sorpasso di una bicicletta.

PEDONI. Sarà possibile contestare attraverso gli accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti. I controlli a distanza entreranno in vigore anche per la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.

PASSAGGI A LIVELLO. Adeguamento della segnaletica e regole di comportamento più chiare ai passaggi a livello, con possibilità di controllo remoto per violazioni pericolose.

PARCHEGGI. Spazi di sosta dedicati riservati alla ricarica dei veicoli elettrici, alle aree “kiss & ride” per stazioni e aeroporti e, gratuitamente, ai disabili. Fissato al 20% il minimo di aree di sosta gratuita. Si modifica la disciplina in materia di tariffazione della sosta al fine di introdurre una progressività della sanzione in ragione dell’entità della violazione. In caso di sosta vietata negli stalli dedicati ai disabili le sanzioni sono aumentate, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, a 165-660 euro (ora previste da euro 80 ad euro 328) e per i restanti veicoli a 330-990 (ora prevista tra euro165 ad euro 660). Sanzioni più pesanti anche se si parcheggia nelle corsie riservate allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote tra 87 a 328 euro (ora tra 41-168 euro) e tra 165- 660 euro per i restanti veicoli (ora tra 87 a 344 euro).

LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE URBANA. Le limitazioni alla circolazione urbana potranno essere imposte solo se sussistono congiuntamente le esigenze di riduzione di emissione inquinanti e di tutela del patrimonio culturale e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale. Nel rispetto dei criteri di adeguatezza e proporzionalità e tenuto conto, comunque, delle esigenze di mobilità e della tutela della produzione.

ABBANDONO ANIMALI. Per l’abbandono degli animali su strada, fino a sette anni di carcere se questo causa incidenti. Pene più severe per chi abbandona gli animali: se si mettono in pericolo altri utenti scattano le sanzioni previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime. Ma l’inasprimento scatta anche senza incidenti.

AUTO STORICHE DA COLLEZIONE: entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione dovranno essere individuate le modalità di accesso alle aree Ztl dei veicoli di interesse storico e collezionistico.

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