Tragedia a Roma: miocardite scambiata per ansia, due medici indagati per la morte dell’attrice Francesca Carocci

di Annalaura Sorrentino
2 Minuti di lettura

Una diagnosi errata avrebbe segnato il destino di Francesca Carocci, giovane attrice teatrale romana di soli 28 anni, deceduta lo scorso marzo a causa di una miocardite non riconosciuta in tempo. Due medici dell’ospedale “Aurelia Hospital” sono ora sotto indagine con l’accusa di omicidio colposo.

Secondo la procura di Roma, i medici avrebbero interpretato i sintomi della donna come ansia, prescrivendole semplici analgesici e rimandandola a casa. Tuttavia, i risultati dell’elettrocardiogramma avrebbero rivelato valori preoccupanti di alcuni enzimi, segnalando la necessità di ulteriori accertamenti clinici. Il mancato approfondimento di questi segnali, secondo il consulente medico legale, ha impedito una diagnosi tempestiva della miocardite, una condizione cardiaca grave che avrebbe richiesto un trattamento immediato.

Il Pubblico Ministero Eleonora Fini, responsabile delle indagini, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e chiesto il rinvio a giudizio per i due medici. La tragica morte di Francesca Carocci solleva interrogativi sulla gestione dei sintomi e sulla prontezza delle diagnosi in casi complessi, come quello della miocardite, spesso confusa con disturbi meno gravi.

Un errore diagnostico che ha purtroppo stroncato la vita di una giovane donna, lasciando un vuoto non solo nel mondo teatrale, ma anche nella famiglia e tra gli amici che oggi chiedono giustizia per una morte che poteva essere evitata.

Share This Article
Leave a Comment