Il “Pulcinella” di 12 metri di altezza di Gaetano Pesce installato a Napoli, in piazza Municipio, gigantesco e illuminato, è diventato una ridicola attrazione, che non rende merito né alle intenzioni degli ideatori né alla memoria dell’artista. I gusti son gusti e ognuno vede quel che vuole in un’opera d’arte, ma niente di quanto realizzato fa pensare a un camicione stilizzato di Pulcinella e non ci si può trincerare dietro il «purché se ne parli», perché di questa installazione se ne ride solamente. La gente si chiede perché “buttare così” oltre 200mila euro, l’arte ne esce svilita e il suo significato non passa più, ne esce distorto, diventa attrazione da tiktoker. L’opera, dal titolo “Tu si ‘na cosa grande”, è una grande installazione artistica inedita site specific, in realtà composta da due sculture in dialogo tra loro: il “Pulcinella” vero e proprio, stilizzato e a forma cilindrica, realizzato materialmente dall’artista, scomparso il 3 aprile scorso a New York, e “La freccia nel cuore”, realizzata postuma, affiancate l’una all’altra nello spazio fino a qualche mese fa occupato dalla Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, proprio di fronte al Maschio Angioino. Il progetto originario, la “Camicia Pulcinella Lamp” dell’artista ligure Gaetano Pesce, scomparso ad aprile scorso, è un’opera degna, sobria, delicata, sognante. Niente a che vedere con quanto realizzato. È mancata la cura necessaria nella fase di realizzazione a rendere l’idea del Pulcinella, che, purtroppo, è diventato oggetto di scherno. Probabilmente non doveva essere così gigante, probabilmente era il caso di contestualizzarlo ulteriormente. Non è stato fatto e questi sono i risultati. Una occasione mancata. Ed è un peccato perché il nome di un grande artista italiano è stato associato a una installazione discutibile. E lui non può nemmeno più replicare a certe ironie.
Come la Venere, anche il Pulcinella di Pesce rientra nel progetto “Napoli Contemporanea” del Comune di Napoli, finanziato con i fondi Poc Campania 2014-20 Piano strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022-23, con un budget complessivo di 2 milioni. Gaetano Pesce, celebre designer, le cui opere sono presenti in oltre 30 collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo, è stato invitato dal Comune di Napoli a realizzare un’opera per la città. L’artista ligure, però, è morto ad aprile prima di completarla. Il sindaco Gaetano Manfredi ha voluto fortemente portare a compimento il progetto, che inizialmente doveva essere allestito alla Rotonda Diaz. L’installazione dell’opera è iniziata lunedì, 7 ottobre. Resterà esposta in piazza fino al 20 dicembre prossimo. “Tu si ‘na cosa grande” è considerata una delle opere più emblematiche di Gaetano Pesce: “recepisce e sottolinea molti temi ricorrenti nella poetica del lavoro dell’artista (il femminile come motore del progetto, l’estetica dell’imperfetto, l’attenzione al corpo e alla sua centralità), riuscendo a metterne in rilievo anche il valore specificatamente personale e autobiografico, oltre all’indiscutibile attaccamento affettivo alla città di Napoli”, si legge nella delibera comunale di affidamento. Si tratta di una scultura colossale, che si erge nella piazza, dominandone lo spazio, e di notte viene anche illuminata. Immaginabile il potente richiamo attrattivo per i turisti che già in queste ore sono accorsi per scattarsi i selfie. In questi giorni, però, non sono mancate le critiche licenziose sul web, che ne hanno accostato la forma lunga e affusolata a quella fallica. Un paragone che ha scatenato centinaia di meme sui social.
L’opera di Pesce è costata circa 200mila euro. Dei quali, 157mila per il servizio di allestimento e disallestimento dell’installazione artistica di “Tu si ‘na cosa grande” e la fornitura dell’opera intitolata “La freccia nel cuore”, e altri 36mila per la guardiania non armata dal 7 ottobre al 20 dicembre 2024. Il servizio di vigilanza si è reso necessario visto l’incendio doloso che distrusse mesi fa l’altra opera esposta in piazza Municipio, la “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto. Dopo la scomparsa del maestro, la titolarità dei diritti dei progetti di Gaetano Pesce, nonché dei diritti di proprietà delle opere dell’artista, è passata alla Gaetano Pesce Estate. La società, su richiesta del sindaco, lo scorso maggio ha confermato la volontà di proseguire con il progetto e ha, successivamente, indicato la ditta Luca Bertozzi come operatore esclusivo di propria fiducia per la realizzazione dell’opera “La freccia nel cuore”, su disegno e specifiche tecniche dell’artista, nonché per l’allestimento e il disallestimento di entrambe le sculture. Per la scultura “Pulcinella”, materialmente realizzata dall’artista Gaetano Pesce, il Comune ha avuto il diritto di sola esposizione, mentre per la scultura “La freccia nel cuore” ha acquisito la piena proprietà e i relativi diritti. L’opera “La freccia nel cuore” verrà pertanto acquisita al patrimonio artistico dell’Ente al termine dell’esposizione temporanea. Il Comune di Napoli ha poi affidato, con un’altra determina, alla società Gabbianella Club srls il servizio di allestimento e gestione dell’installazione “Io Contengo Moltitudini” di Marinella Senatore e di gestione dell’installazione “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce, sempre nell’ambito del progetto “Napoli Contemporanea”, per un totale di circa 92mila euro.
Per quanto riguarda l’opera di Pesce, come si legge nel Capitolato, il servizio, relativamente la gestione della temporanea esposizione per tre mesi dell’installazione “Tu si ‘na cosa grande” comprenderà anche la stipula di idonea polizza assicurativa fine art e copertura RC per eventuali danni a persone e/o cose a ogni opera componente l’installazione, il rivestimento con grafiche in microforato di tre new jersey, il collegamento elettrico temporaneo per l’illuminazione dell’opera, interventi di manutenzione ordinaria, nonché riproduzioni video e fotografica dell’opera e delle diverse fasi del progetto espositivo (allestimento, inaugurazione, performance) qualora richiesto dall’Amministrazione. “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce rientra nel Progetto Napoli Contemporanea del Comune di Napoli, che mira a portare grandi opere d’arte negli spazi pubblici. Tra le altre opere della rassegna rientrano oltre alla Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, in piazza Municipio, l’illuminazione del Colonnato della Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito, firmata dal regista Paolo Sorrentino e Daria D’Antonio, e ideata in occasione della realizzazione del film “È stata la mano di Dio“, nel 2021, la scultura “Lacrime di coccodrillo” dell’artista Francesco Vezzoli al Maschio Angioino, l’opera “Io contengo moltitudini” di Marinella Senatore, alla Rotonda Diaz.