Con l’esperimento effettuato il 5 dicembre dagli scienziati della National Ignition Facility nei Lawrence Livermore National Laboratory in California, per la prima volta si è prodotta una reazione di fusione che ha liberato più energia di quanta ne sia servita per innescarla; cioè circa 3 megajoule di energia impiegando fasci laser per circa 2 megajoule, un guadagno di circa 1.5.
Da ciò si può evincere, che come civiltà stiamo compiendo i primi passi verso una fonte di energia pulita che potrà rivoluzionare il mondo; ma come detto da Kim Budil, Direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, ci vorranno decenni prima di arrivare all’uso commerciale dell’energia pulita da fusione nucleare.
Queste le sue parole: “Ci sono ostacoli molto significativi, non solo a livello scientifico ma tecnologico. Questa è stata l’accensione, una volta, di una capsula ma per ottenere l’energia commerciale da fusione c’è bisogno di molte cose. Bisogna essere in grado di produrre molti eventi di accensione per fusione per minuto e bisogna avere un robusto sistema di elementi di trasmissione per realizzarli“