Ucraina, una guerra per interposta persona.

E l'orrore continua

di Giovanni De Gennaro
3 Minuti di lettura

Se Kiev ottenesse i missili a lungo raggio che ha richiesto agli Stati Uniti, grandi città russe, oltre che infrastrutture industriali e dei trasporti, ricadrebbero nell’area di possibile distruzione. Uno scenario del genere significherebbe un diretto coinvolgimento degli Stati Uniti in un confronto militare con la Russia.

Queste le parole dell’Ambasciatore Russo negli Usa Anatoly Antonov, mentre le forze di Kiev continuano ad avanzare e ha recuperare territori per la precisione 8.500,00 km quadrati. La bandiera giallo-blu sventola su Izyum, Vovchansk e Velykyi Burluk, successi si registrano nella zona di Kherson nonché in buona parte dell’oblast di Kharkiv già in mani ucraine dopo la fuga del nemico.

Ma da tutto questo marasma che serpeggia come nebbia all’orizzonte, sembra sorgere lo spettro di un nuovo ordine mondiale ormai non più così lontano.

Di questo nuovo ordine mondiale se ne sta discutendo oggi a Samarcanda e se ne continuerà a parlare anche il 16 settembre; su tutto aleggia l’incontro che si è tenuto poche ore fa tra Vladimir Putin e Xi Jinping dal quale potrebbe nascere un fronte anti-occidentale. Entrambi i leader si spalleggiano sulla promessa di una partnership bilaterale senza limiti, dove Putin condanna oramai apertamente le provocazioni degli Stati Uniti nello stretto di Taiwan comprendendo inoltre le preoccupazioni della Cina per la questione Ucraina e Xi apprezza sottolineando che Taiwan fa parte della Cina; garantendo inoltre un pattugliamento congiunto tra Navi da guerra russe e cinesi nel Pacifico, incluso il Mare di Okhotsk, nell’Estremo oriente russo.

Da qui si evince chiaramente, che la questione Ucraina è oramai purtroppo solamente una guerra per interposta persona. Una guerra tra Russia ed America, un America che non può comparire in prima persona e lascia il lavoro sporco alla gente ucraina che cade giù come mosche. E noi Europei ci siamo stati tirati dentro per la giacchetta in un ruolo che non siamo in grado più di sostenere; divisi tra la necessità di non perdere il prezioso alleato necessario a non farci fagocitare dai ruggenti paesi asiatici e la cruda realtà della dipendenza dell’Europa tutta dalle materie prime Russe e non solo.

La guerra continuerà, e di questo ne siamo tutti fin troppo consci, sino a quando i due nuovi blocchi: Occidente ed Asia si saranno spartiti quel po’ che ci è rimasto di questo misero mondo, sulla pelle del popolo Ucraino.

Lontano, una sola voce di speranza viene da Papa Francesco, scongiurare la Terza Guerra Mondiale totale che al momento è già iniziata.

 

 

 

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