Il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, per uscire dall’impasse che lo ha portato alle dimissioni, ha proposto ai consiglieri comunali un documento con cui definisce un possibile piano di rilancio. La condivisione del piano, denominato tetranomio, potrebbe determinare la revoca delle dimissioni. Si tratta di un percorso articolato in quattro punti finalizzato a rilanciare l’azione di governo cittadino. In un documento lungo 6 pagine, il Sindaco dimissionario ha chiarito quali siano le tappe che porteranno alla decisione del 7 novembre sul futuro dell’amministrazione cittadina.
Al primo punto chiarisce che non vuole nessuna ingerenza nella scelta della nomina di tre nuovi assessori esperti, di levatura morale e istituzionale: una magistrata delle giurisdizioni superiore in quiescenza, un viceprefetto in pensione, una professoressa universitaria ordinaria di diritto pubblico. I nomi, con eventuale revoca delle dimissioni, verrebbero divulgati domani mattina 7 novembre, nella seduta consiliare di giuramento e fiducia agli stessi e al programma di governo cittadino.
Al secondo punto viene richiesta la rinuncia a tutte le deleghe consiliari (funzioni delegate a consiglieri comunali, ambito sociale di zona, rapporti ACER, rapporti ASI, etc.) e l’immediata dimissione o revoca del Presidente e vice presidente del Consiglio Comunale. Si richiedono, inoltre, le dimissioni o quantomeno l’auto sospensione da parte del consigliere comunale autore di presunti gravi comportamenti con abuso della qualità consiliare in sponsalia (funzioni consiliari matrimoniali)
Al terzo punto si richiede nessuna ingerenza nelle nomine di prerogativa sindacale in qualsivoglia organismo, specificando la volontà di confermare il componente di nomina sindacale nel cda della fondazione Parco letterario Giordano Bruno, perché, insieme al presidente, avrebbe ottenuto risultati prestigiosi e revocare le nomine nel cda della fondazione Festa dei Gigli, dove le ingenti spese sostenute nello scorso “giugno nolano” potrebbero esporre l’intero cda e la stessa fondazione a rischi di insolvenza verso i creditori.
Infine viene disposta una convocazione urgente di un consiglio comunale, su richiesta congiunta di una maggioranza qualificata di almeno 18 consiglieri comunali, senza contare il sindaco, per discutere e approvare in commissioni consiliari (over ritenuto passaggio necessario), le proposte del Sindaco (“tetranomio”) su svariati argomenti all’ordine del giorno:
- presa d’atto delle dimissioni del consigliere comunale per grave fatto in sponsalia e presa d’atto delle dimissioni del Presidente e/o del vice presidente del Consiglio Comunale;
- modifica della composizione e funzionamento delle commissioni consiliari, proposta precedentemente ma ancora in sospeso;
- spostamento temporaneo del mercato settimanale in un’area diversa (presso il Vulcano Buono), tramite una soluzione già proposta in passato;
- espressione di fiducia alla nuova Giunta e approvazione del programma di governo per il 2025, incentrato su progetti specifici come progettazione e affidamento-avvio dei lavori lotti 2 e 3 Piazza D’Armi e viabilità relativa, sgombero di immobili pubblici occupati abusivamente e assegnazione secondo graduatorie, sviluppo di impianti sportivi e revisione dei piani urbanistici, previa riqualificazione e ampliamento del patrimonio immobiliare comune, anche per finalità sociali e culturali di diretta iniziativa pubblica o di concerto con il mondo dell’associazionismo o del terzo settore.
Il sindaco chiede, quindi, che le sue decisioni siano autonome e non influenzate da pressioni politiche esterne, disponendo consultazioni con i gruppi consiliari per valutare eventuali comportamenti scorretti di consiglieri e procedere con censure o elezioni di nuovi membri. Il Sindaco ha avviato consultazioni con alcuni suoi predecessori, organismi pubblici e gruppi consiliari. In particolare, ha incontrato membri della Pro Loco, della Fondazione Parco Giordano Bruno per raccogliere opinioni e suggerimenti sul futuro governo della città.
Nel documento di programma il magistrato scrive di aver dovuto affrontare ostacoli da una forza politica che ha causato la paralisi dell’attività della Giunta, costringendolo alla nomina di un nuovo assessore per garantire il funzionamento dell’esecutivo. Il sindaco invita tutti i gruppi consiliari a un confronto politico, sottolineando che dalla maggioranza c’è sostegno alla sua amministrazione, spera dunque anche in una collaborazione dell’opposizione. Nel documento si legge, anche, che le comunicazioni tra le parti potranno avvenire in vari modi, inclusi mezzi tradizionali e social media, per facilitare un dialogo aperto e inclusivo, con possibilità di registrazione e streaming per garantire la massima trasparenza. Buonauro sottolinea che il suo impegno è orientato a garantire un governo efficace e responsabile. Ci si chiede se Buonauro riuscirà a ottenere il sostegno e i numeri in Consiglio per continuare.
La prima risposta arriva da “Nola Democratica”, attraverso un documento protocollato e poi condiviso sui social. Si Inizia con una dichiarazione di responsabilità e consapevolezza del ruolo dei consiglieri, i quali si impegnano a rassegnare le dimissioni da tutte le deleghe politiche assunte. Un gesto che può essere interpretato come un passo verso la risoluzione della crisi politica che ha portato a tensioni tra il gruppo di maggioranza e il sindaco. Nola Democratica afferma di aver sempre visto il proprio ruolo come un servizio alla comunità, senza cercare prestigio o autorità, perché obiettivo primario è il progresso di Nola. Il gruppo esprime ora il proprio sostegno al “tetranomio”, il documento programmatico presentato dal sindaco Buonauro, e si dice pronto a un confronto che finora è mancato tra il primo cittadino e le forze che dovrebbero costituire la nuova maggioranza, auspicando un’alleanza di 18 consiglieri comunali. Il documento sottolinea che la rinuncia alle deleghe deve essere vista come un gesto di distensione politica per definire un nuovo assetto, senza compromettere l’autonomia del Consiglio. Nola Democratica invita a mantenere i valori politici espressi dalle urne e il programma elettorale, auspicando il rientro in maggioranza delle forze politiche che si erano distaccate nel corso della legislatura. Tuttavia, il gruppo mantiene una posizione ferma contro lo spostamento del Mercato Settimanale nell’area del Vulcano Buono, ritenendolo dannoso per gli interessi commerciali della città. Infine, riguardo alla richiesta di dimissioni dei componenti sindacali nella Fondazione Festa dei Gigli, il gruppo auspica un confronto tra le parti per preservare i buoni rapporti istituzionali già instaurati.
I colloqui con i consiglieri comunali stanno proseguendo, ma l’atmosfera è tesa. Da sottolineare che il sindaco Buonauro sin dall’inizio dello scorso anno sostiene questa temporanea soluzione, ma è stato per due volte espressamente messo in minoranza dalla sua stessa maggioranza. Ma veniamo alla conta dei consiglieri che potrebbero sostenere il Sindaco. Buonauro avrà o meno la maggioranza dei 18 in aula? Avrebbe al momento il sostegno di “Per Nola Nostra” composta da 3 consiglieri, “Nola al centro” con 1 consigliere, “Nola Bene Comune” sempre con 1 consigliere, sostegno anche da 3 ex consiglieri pentastellati. Al momento incasserebbe dunque l’appoggio solo di 8 consiglieri su 18. Resta ferma la posizione di Salvatore Notaro, capogruppo di “Fare Democratico” che resta all’opposizione, così come “Nola Protagonista”, “Nola Domani”, “Più Nola”.
In coerenza ai punti chiave del tetranomio c’è da segnalare anche la revoca di Francesco De Falco e Nicola Litto, rispettivamente presidente e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Festa dei Gigli. Nel documento di revoca, il primo cittadino parla di un «venir meno del vincolo politico-fiduciario». Le motivazioni sarebbero da ricercare in due questioni: il contributo economico per la Festa dei Gigli 2024 e l’assegnazione dei Gigli per il 2025, già teatro di schermaglie legali. Il sindaco ha rilevato le anomalie nella gestione della Fondazione, auspicando un cambiamento radicale nell’organizzazione della Festa, che dovrebbe «virare» verso un modello più laico, allontanandosi da una componente ecclesiastica ritenuta eccessiva. Un’affermazione che suona come un manifesto di intenti e apre un confronto su come sia possibile mantenere intatti i valori religiosi e folkloristici che caratterizzano la celebrazione, partendo dal presupposto che qualsiasi proposta di cambiamento dovrà essere condivisa con la comunità nolana.
Per quanto alla proposta di delibera di consiglio comunale di trasferimento temporaneo (6 mesi+6) del mercato settimanale di Nola in area parcheggio Vulcano Buono, tutti gli operatori del mercato settimanale e stakeholder primari sono stati invitati in formale audizione già convocata per il giorno 8 novembre alle ore 16.00, per consultazione libera e senza alcun effetto giuridicamente cogente, a manifestare il proprio assenso o dissenso dalla proposta. Ciò in coerenza con la proposta tetranomica del sindaco Buonauro e ai meccanismi di democrazia diretta e partecipativa, con la “consapevolezza del disagio, l’auspicio di una pronta risoluzione del problema e una quanto più tempestiva ripresa del mercato nolano, indicativamente al termine del periodo di festività natalizie e dell’anno nuovo o, al più, di qualche settimana successiva”.