Non hanno retto al dolore per la perdita della figlia che si era suicidata due anni fa e hanno deciso di togliersi la vita insieme, alcuni giorni dopo aver raccontato il loro dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone. È la storia dei coniugi Alessandro Giacoletto e Cristina Masera di 64 e 59 anni, medico lui, farmacista lei, professionisti di Orbassano, comune della provincia torinese, che lo scorso 9 dicembre erano stati trovati privi di conoscenza in garage nell’auto. I due sono scomparsi a pochi giorni di distanza. Prima la moglie, poi il marito. I due non avevano superato il dolore per la morte della figlia Chiara, vittima di abusi sessuali, che si era tolta la vita due anni fa. La ragazza da bambina avrebbe subito abusi di cui i genitori non si erano accorti. «Non chiamatelo suicidio, non è la parola corretta. Chi pone fine alla sua vita a causa di una violenza è vittima di un omicidio psichico e il suo aguzzino è un assassino», aveva sottolineato Giacoletto, uno dei medici di famiglia più noti a Orbassano. «Chiara si è suicidata perché vittima di abusi. Ora noi siamo soltanto ombre».
Al giornale la coppia aveva raccontato che la figlia 28 enne si era tolta la vita a seguito di un trauma che avrebbe subito da bambina, quando sarebbe stata vittima di abusi di cui nessuno si era accorto, ma che erano venuti alla luce quando la giovane, poco più che ventenne aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico. Secondo quanto si legge nel servizio del giornale locale, Chiara aveva subito abusi e molestie quando era bambina di appena 5-6 anni, da parte di un familiare, deceduto da alcuni anni. La ragazza non ne aveva mai parlato e nessuno aveva mai avuto sospetti di nessun tipo, fino a quando, diventata ventenne, Chiara aveva iniziato a stare male. Quanto aveva subito era tornato a tormentarla sotto forma di attacchi di panico, ansia e insonnia. Fino al tragico epilogo nel febbraio del 2022, quando si era impiccata, non riuscendo più a sostenere il peso delle violenze sessuali patite da un parente quando era piccola. Alcuni giorni dopo quella intervista i due coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, ancora vivi ma in gravi condizioni. La moglie si è spenta in ospedale alcuni giorni dopo il ricovero, il marito il 23 dicembre. La madre, Cristina Masera, che lavorava come farmacista, è deceduta dopo nove giorni di ricovero alle Molinette di Torino, mentre il Alessandro Giacoletto si è spento il 23 dicembre nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Luigi di Orbassano. «Ora siete nell’unico posto dove non c’è dolore. E avete raggiunto la vostra splendida figlia per restare insieme nell’eternità», si legge tra i messaggi di cordoglio espressi dalla comunità rimasta sconvolta da quanto accaduto. Un dramma che ha colpito molto la comunità. Sui social la sindaca, Cinzia Bosso, due giorni fa ha pubblicato una foto con tre candele accese accompagnata dal pensiero «Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo» mentre, sempre sui social, la farmacia dove la donna lavorava, pubblicando una foto della coppia con la figlia, ha scritto “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale».