Milano: divieto di fumo all’aperto dal 1° gennaio in aree pubbliche

di Pierluigi Perretta
4 Minuti di lettura
Divieto di fumo a Milano

Divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto di Milano dal 1° gennaio. Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l’utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig). Prosegue l’impegno del Comune di Milano per la tutela della qualità dell’aria e la salvaguardia della salute dei suoi cittadini e delle sue cittadine. Come già previsto dall’articolo 9 del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020, dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo in città sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone. In città, il divieto di fumare è già in vigore dal 2021 in alcune zone specifiche come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, tra cui le aree cani e le aree giochi, i cimiteri e le strutture sportive, come ad esempio gli spalti. Si tratta di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli. L’ordinanza che limita il fumo in aree pubbliche all’aperto a partire dal 1° gennaio, suscita opinioni contrastanti tra i milanesi. “È una misura giusta per tutelare la salute di tutti”, sostiene un cittadino favorevole. Altri, invece, ritengono che “basterebbe il buon senso, senza eccessive restrizioni”. Milano resta divisa tra chi la reputa necessaria e chi la considera un’esagerazione.

Questo secondo step riguardante il divieto di fumo inserito nel Regolamento per la Qualità dell’Aria che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi -. Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale. I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale. Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti. Sono felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo”.

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