Paolo Cirillo un ragazzo come tanti morto in un incidente stradale.

Il pirata della strada si costituisce ed evita le manette.

di Giovanni De Gennaro
6 Minuti di lettura

Poco dopo la mezzanotte di martedì 30 maggio, un moldavo 43enne si presenta spontaneamente alla Stazione dei Carabinieri di Crevalcore in provincia di Bologna, suona al citofono e si presenta come il conducente del furgoncino coinvolto nell’indicente dove ha perso la vita Paolo Cirillo. Non ha aggiunto altro ne ha giustificato in alcun modo il motivo per il quale dopo l’impatto con la moto di Paolo si è allontanato, anzi per meglio dire è fuggito via a folle velocità sotto gli occhi sbigottiti dei tanti pendolari che erano in strada a quell’ora.

Il Moldavo ben consigliato, ha evitato così le manette, perché la legge esclude l’arresto per chi scappando dopo un incidente con feriti, si mette a disposizione della polizia giudiziaria entro le 24 ore. Al momento è a casa sua, denunciato a piede libero dai Carabinieri dovrà rispondere dei reati di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Paolo CirilloNo!“, c’è rimasto sul quell’asfalto e con lui la sua moto una Ducati Monster sparsa ovunque in mille pezzi; ci tornava da lavoro Paolo con quella moto mentre procedeva da Sant’Agata Bolognese in direzione di Persiceto, alla fine del suo turno di lavoro alla Lamborghini dove si occupava di robotica, automazione e neuroscienze del prodotto industriale.

Sul luogo sono arrivati i Sanitari del 118 che hanno cercato di rianimarlo, poi il trasporto in ambulanza in condizioni disperate sino all’Ospedale Maggiore, dove Paolo dopo un breve coma è deceduto nella tarda serata di martedì.

Su quella strada dopo poco sono sopraggiunti anche i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto che oltre a cercare di rilevare la dinamica dell’incidente, sembrerebbe infatti che il furgoncino  abbia impattato ad alta velocità contro la moto del Cirillo probabilmente non rispettando una precedenza o addirittura invadendo la carreggiata, si sono messi prontamente alla ricerca del pirata della strada grazie alle tante testimonianze dei presenti ed alle immagini di videosorveglianza della zona.

Paolo Cirillo, lascia una moglie, una figlia di 4 anni, una sorella, un padre ed una madre che lo amavano profondamente e con loro i tanti amici e persone che ne apprezzavano le innumerevoli qualità umane.

I funerali si terranno sabato 3 giugno alle 10 alla Cappella dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

Questi i fatti!

Scrivere un articolo non è mai facile ma questo di certo ve lo assicuro non lo è stato affatto; tra quelle persone che lo amavano e ne apprezzavano le qualità ci sono anch’io e sono per questo profondamente coinvolto. Non nascondo l’emozione nel parlarne, così come non nascondo che solo oggi ho trovato la forza per farlo.

 

 

Paolo era un ragazzo come tanti, con la sua vita, i suoi sogni, i suoi traguardi raggiunti ed ancora da raggiungere, i suoi progetti, le sue vacanze estive da organizzare, la sua vita ancora lunga da percorrere, spezzata troppo in fretta.

Oggi, e questo è un fatto Paolo non c’è più, ma è un fatto anzi una certezza che Paolo resterà vivo per sempre nei nostri cuori e nei miei ricordi di ragazzo.

Paolo rammenti le tante festività natalizie trascorse insieme, mentre con i nostri genitori organizzavamo una tombolata o un giro d’asso fuggente, tua sorella vestita della sua naturale bellezza che rideva per un non nulla, mio cugino che metteva la musica ad alto volume, mia zia ancora sorridente che si aggirava per casa mentre dava una mano alla tua mamma ad organizzare i dolci da mettere in tavola. Paolo rammenti i fuochi dell’ultimo dell’anno che illuminavano il parco a festa e tu che facevi l’aerosol perché quei fumi ti davano tanto fastidio. Paolo ricordi quando crescevamo e cominciavamo ad innamorarci, ragazzi e ragazze tra noi ancora ignari delle cose del mondo, mentre tu ancora piccolo ci gironzolavi intorno per strare tra quelli più grandi, ma ora lo sai che quello più grande eri tu amico mio.

Paolo rammenti ne sono certo, lo so che è tutto ancora custodito nel tuo cuore; ci sono io, Salvatore, Lino, Alessandro, Davide, Luca, Giorgio, Alfonsina, Rita, Simona, ci siamo tutti e con noi la tua mamma, il tuo papà e tua sorella Angela che ancora sorride per un non nulla.

Paolo ci siamo persi per un pò, la vita è così è strana ti porta lontano, ma poi ti conduce per mano nel posto che più amavi, lì tra le pieghe del cuore dove albergano i ricordi; ed lì che ci ritroveremo ne sono certo, tutti insieme come un tempo.

 

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