“Criature” di Cécile Allegra: un racconto di speranza e resistenza a Napoli

di Annalaura Sorrentino
3 Minuti di lettura

Il film Criature, diretto da Cécile Allegra, offre uno sguardo profondo e commovente sulla realtà di Napoli. Interpreti come Marco D’Amore e Maria Esposito ci raccontando temi come la resilienza, l’importanza dell’istruzione e il potere trasformativo dell’arte in un contesto sociale difficile, dominato dal degrado e dalla camorra.

Mimmo (interpretato da Marco D’Amore) è un educatore di strada che, dopo aver lasciato la sua carriera da insegnante, si impegna a recuperare i ragazzi in dispersione scolastica, aiutandoli a ottenere il diploma di terza media. Il suo strumento principale per avvicinare i giovani è l’arte circense, un’arte che gioca sull’apparenza, sul sogno e sulla solidarietà. In un quartiere difficile, dove la camorra è una presenza costante, Mimmo riesce a coinvolgere ragazzi come Daniela, Margherita, Ciro e Bruno, ognuno con la propria storia di difficoltà e aspirazioni.

Grazie al supporto di Anna, un’assistente sociale che crede nel suo lavoro, Mimmo insegna ai ragazzi a salire sui trampoli, a leggere e a confrontarsi con testi come il Barone Rampante di Italo Calvino. Tra momenti di leggerezza e sfide quotidiane, Mimmo riesce a dar loro una nuova speranza. Tuttavia, il suo operato non è visto di buon occhio dalle famiglie del quartiere, e il coraggio di questi ragazzi, che indossano trampoli e nasi rossi, si scontrerà con la dura realtà della vita.

Criature è un film che, pur nella sua durezza, celebra la forza dei giovani e il potere delle piccole grandi rivoluzioni che si compiono ogni giorno, anche nei contesti più difficili. La pellicola dipinge con delicatezza e determinazione la lotta per un futuro migliore, senza mai rinunciare alla bellezza dell’arte e della solidarietà.

Il film è stato presentato in anteprima ieri al Cinema Teatro Tasso in occasione delle Giornate di Cinema di Sorrento. La regista, Cécile Allegra, e l’attore protagonista, Marco D’Amore, erano presenti in sala per l’occasione.

“Il termine “criature” è tradotto in italiano si riferisce ai bambini, ma ha anche un’assonanza con la parola “criature” in italiano, con cui spesso ci si riferisce agli alieni. Questo titolo è indicativo, perché spesso questi giovani ci appaiono “alieni”, sembrano appartenere ad un mondo diverso dal nostro, e questo film inceve è un’occasione per loro di essere ascoltati, perché se lo meritano.” Così Marco D’Amore, attore già noto per la serie “Gomorra”, spiega il titolo del film.

“Criature” vi aspetta in sala dal 5 dicembre.

 

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